Diana, dea della caccia: la leggenda
Quando la valle in oggi compresa tra Andora ed Imperia era abitata dagli antichi Liguri, appariva ricoperta da un bosco fittissimo dedicato a Borman, dio celtico, che veniva rappresentato con il capo circondato da foglie, fiori, frutti.
Con l’avvento dei Romani e la realizzazione della via “Giulia- Augusta”, la zona venne identificata come “Lucus Bormani”, appunto “Il bosco di Borman”.
I conquistatori, volendo sostituire una loro divinità al dio celtico dei boschi, scelsero Diana, dea della caccia in quanto appariva la più adatta a questo territorio ricco di vegetazione ed era, tra tutte, quella più simile a Borman.
E’ per questa ragione che i paesi della valle portano un nome che, ancora oggi, rende omaggio alla dea cacciatrice: Diano Marina, Diano Castello, Diano Calderina, Diano Serreta, Diano San Pietro, Diano Arentino e Cervo, animale sacro a Diana.